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INFO
Località: Trentino (Lavini di Marco)
Tipologia: adatto ai bambini
Percorribilità: piedi
Facile/Difficile: facile
Attrezzatura: nessuna in particolare
Stagione: Estate/Autunno/Primavera
Punto di partenza: Capanna degli alpini
Tipo di percorso: a tappe
Dislivello: medio
Durata: circa 1 ora e 30
Lunghezza: circa 3 km
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DESCRIZIONE
Nelle vicinanze di Rovereto, alle pendici del monte Zugna, si trovano allo stato fossile delle impronte di dinosauri formatesi 200 milioni di anni fa quando la val d’Adige era una laguna. Per affrontare il percorso, adatto ai bambini ma non ai passeggini, serve abbigliamento adatto, scarpe comode, cappellino ed acqua poiché esposto completamente al sole (non sottovalutate questa cosa), su una pietraia e senza punti di ristoro. Assolutamente consigliata è la possibilità di percorrerlo con una guida del museo civico di Rovereto (maggiori informazioni). Sul percorso sono distribuite delle tabelle descrittive. Non bisogna aspettarsi degli effetti scenografici holliwoodiani ma se si riesce ad apprezzare lo splendido panorama, l’immersione completa nella natura ed a raccontare delle belle storie giurassiche ai bambini, diventerà sicuramente una splendida passeggiata. Ad aiutarci nel racconto delle storie ci sono un sacco di tabelle esplicative che descrivono quello che si vede e quello che si é alternato nelle varie ere geologiche. Molto consigliata ai bambini delle elementari che possono toccare con mano il loro programma didattico.
Lasciata l’auto al punto di partenza, il parcheggio della Capanna degli Alpini al termine della Strada degli Artiglieri ( l’accesso è consentito solo agli automezzi di larghezza inferiore a 2,50 m e di lunghezza inferiore a 8,70 m), si torna indietro a piedi sulla strada per alcune centinaia di metri e ci si incammina poi lungo lungo una strada forestale dove inizia la nostra gita nella preistoria. In alcuni punti si ha qualche difficoltà a seguire la segnaletica. Fate una foto della tabella del percorso e consultatela, sarà tutto più facile. Si prosegue fino al Colatoio Chemini dove il sentiero si inerpica e dove ci sono delle passerelle sopraelevate che permettono di ammirare le impronte da un punto di vista privilegiato.
Poi si ritorna verso il parcheggio dalla parte alta del percorso con qualche tratto nel bosco.
Le orme risalgono a circa 200 milioni di anni fa e sono state scoperte nel 1990 da Luciano Chemini, appassionato naturalista roveretano. Maggiori informazioni le trovate nel sito dell’azienda di turismo di Rovereto
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Ogni riferimento è basato su esperienze di chi scrive l’articolo e il contenuto è relativo alla data di pubblicazione. Dovessero esserci errori o imperfezioni vi prego di comunicarle. I giudizi sono espressi su impressioni personali e le difficoltà vanno tarate alle proprie/vostre abilità fisiche.
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